Trenovia Trieste-Opicina

La storica trenovia Trieste-Opicina, inaugurata il 9 settembre 1902, rappresenta uno dei simboli più caratteristici della città di Trieste. Questo impianto di trasporto pubblico, che collega il centro cittadino con l’altopiano carsico, è unico in Europa per la presenza di un tratto a cremagliera, necessario a superare la forte pendenza della salita di Scorcola. La linea nacque per offrire un collegamento rapido tra la città e la località di Opicina, che all’epoca era in espansione e ospitava numerose attività commerciali e residenziali. L’impianto originale era gestito con elettromotrici che, nel tratto più ripido, venivano spinte da carri-scudo azionati da un sistema di contrappesi e cavi di trazione. Nel corso del Novecento, la linea subì diverse interruzioni e modifiche, specialmente a seguito dei conflitti mondiali e dell’evoluzione delle infrastrutture cittadine. Nel 1928, la gestione passò sotto la STT, successivamente diventata Trieste Trasporti. Negli anni ’30 vennero introdotte nuove vetture più moderne, mentre nel secondo dopoguerra la linea fu più volte rinnovata per adeguarsi alle nuove normative di sicurezza. Nel 1978 fu chiusa per alcuni mesi a causa di un grave incidente, che portò all’introduzione di nuove misure di sicurezza e alla sostituzione dei vecchi convogli con modelli aggiornati. Tra gli anni ’90 e i primi anni 2000 la trenovia divenne anche un’attrazione turistica, oltre che un mezzo di trasporto fondamentale per i residenti della zona. Tuttavia, nel 2016, a seguito di un nuovo incidente, la linea venne sospesa e iniziò un lungo periodo di inattività, dovuto principalmente alla necessità di adeguare l’impianto agli standard di sicurezza moderni. Dopo anni di lavori, progetti e ritardi, il 1° febbraio 2025 la trenovia è finalmente tornata in servizio. Inizialmente, il servizio prevede 19 corse giornaliere con una sola vettura, operando tra piazza Dalmazia e Opicina senza percorrere l’ultimo tratto fino a piazza Oberdan. Le corse partono da piazza Dalmazia alle 6:53 e da Opicina alle 7:43, con l’ultima corsa che arriva a Opicina alle 20:18. Con il completamento dell’installazione dei nuovi sistemi frenanti, nelle settimane successive verranno progressivamente messe in servizio anche le altre vetture. Dal 17 febbraio il numero di corse salirà a 39 al giorno con due vetture, mentre dal 3 marzo il servizio sarà pienamente operativo con 58 corse giornaliere e tre vetture in funzione. Questa riapertura rappresenta non solo il ritorno di un mezzo di trasporto storico, ma anche un segnale di ripresa per il sistema di mobilità cittadino, che può nuovamente contare su un’infrastruttura unica nel suo genere.

testo di Alessandro Carmeli.