Fondamentalmente derivato dal Filobus, lo Stream può essere interpretato come un’evoluzione della filovia verso l’affrancamento della linea di contatto. L’azionamento del veicolo Stream è esclusivamente elettrico, con possibilità di alimentazione da linea di contatto o da fonti a bordo come le batterie. Normalmente, il veicolo marcia prelevando l’energia necessaria al moto dalla linea di contatto, ma per brevi percorsi può, però, istantaneamente ed automaticamente disconnettersi dalla linea di contatto e procedere in marcia autonoma utilizzando l’energia disponibile a bordo. Alle fermate il veicolo può ricaricare i servizi di bordo. Uno speciale captatore (detto Pick-up), dotato di una coppia di pattini striscianti, disposto sotto il pianale del veicolo, preleva le polarità positiva e negativa dalla linea di contatto, con l’ausilio di un dispositivo ad attrazione magnetica. In fase di marcia autonoma, abbassando il captatore, il veicolo può riconnettersi in qualsiasi punto della linea di contatto, senza essere obbligato a raggiungere punti di linea appositamente attrezzati. Per queste caratteristiche di funzionamento, il veicolo acquista, durante la guida, esattamente gli stessi gradi di libertà di un autobus. La guida del veicolo è affidata, di norma, al conducente che può usufruire delle caratteristiche di autocentraggio del captatore sulla linea di contatto, mantenendo costante l’allineamento dei pattini sulla linea di contatto stessa, indipendentemente dalle oscillazioni del veicolo. Lo stesso captatore può correggere la traiettoria del veicolo agendo sull’asse dello sterzo, rendendo, di fatto, la guida vincolata. La potenza di trazione viene fornita attraverso convertitori corrente alternata / continua, alimentati a tensione alternata di 380V, con tensione di uscita a 750Vcc. I convertitori sono distribuiti lungo la linea, collocati in appositi armadi contenitori di dimensioni ridotte, limitando al minimo l’impatto ambientale. Il prelievo di energia può avvenire nelle cabine di bassa tensione preesistenti del distributore locale di energia elettrica, o in apposite sottostazioni elettriche.
La linea di contatto, installata sul manto stradale, mediante uno scavo di 30 cm di profondità e 60 cm di larghezza, è formata da moduli prefabbricati rigidi, impermeabili all’acqua, di forma scatolare, contenenti un conduttore attivo flessibile. Costantemente priva di tensione elettrica lungo tutta la sua estensione, con la sola eccezione dei punti della linea temporaneamente sottostanti il veicolo, fermo o in movimento: la presenza del veicolo provoca, infatti, la messa in tensione di uno dei segmenti di linea di alimentazione disposti sotto la sagoma del veicolo stesso. La corrente assorbita dal motore di trazione attraverso il contatto strisciante posizionato in corrispondenza del polo positivo ritorna attraverso il secondo pattino, al negativo, costituito da uno dei segmenti della linea di contatto non energizzato.
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